Tutti i vantaggi del costruire partnership di successo tra freelance

Chi ha detto che dall’incontro tra freelance non può nascere una collaborazione di successo? Ecco gli step da seguire per trovare un partner (in crime!).
Creare partnership se sei freelance o remote worker

Uno dei luoghi comuni più diffusi sulla vita da freelance riguarda l’alternanza di periodi pieni di lavoro a settimane di riposo (forzato). 

Tra tutti i falsi miti che si incontrano sul web sulla carriera da freelance, questo è forse uno dei pochi che non ha bisogno di nessun fact-checking: per la maggior parte delle lavoratrici e lavoratori autonomi avere troppo o troppo poco lavoro è un problema costante, anche se il secondo caso riceve molto più attenzione del primo.

Eppure, annegare tra le richieste dei clienti non dev’essere una sensazione piacevole, specialmente se unita al senso di isolamento che alcuni freelance si ritrovano a sperimentare dopo qualche anno di carriera in solitaria. Per risolvere entrambi questi problemi, la soluzione è solo una: trovare un partner. 

Più opportunità, meno competizione per chi è freelance

Il ragionamento iniziale è semplice: come freelance, più servizi offri, più opportunità hai di trovare lavoro.

Da un lato, però, esiste un limite al numero di competenze che una persona può acquisire. Dall’altro, offrire troppi servizi è spesso sinonimo di superficialità.

Ecco perché la soluzione più semplice per trovare più opportunità di lavoro non è (sempre) seguire un centinaio di corsi di formazione nella speranza di diventare il prossimo Leonardo da Vinci con la partita iva, ma collaborare con persone con competenze simili o complementari alle proprie. 

Se inizierai a farlo, anche altri freelance inizieranno a coinvolgerti nei loro progetti, permettendoti di accedere alla loro base di contatti e conoscere nuovi clienti. 

“Fallo un paio di volte e costruirai una squadra di freelance di riferimento che potrai coinvolgere nei progetti in arrivo”, spiega Ben Shanbrom su Nation1099. “Il lavoro di squadra fa bene a tutti, specialmente al cliente”.

Da collega (o competitor) a partner in 3 semplici step

1. Trova le persone giuste 

Ma io passo già un sacco di progetti ad altri professionisti che conosco” è una delle principali obiezioni che i freelance sollevano all’idea di costruire una partnership con un collega. In periodi particolarmente intensi, molti freelance scelgono infatti di fare il nome di un altro professionista che si occupi del progetto al proprio posto.

Molte partnership nascono proprio così: da una collaborazione stretta e continuativa con un altro professionista di cui ti fidi e che non deluderà né te, né il cliente finale. Quello che manca è un tocco personale: per mettere le basi della vostra futura partnership devi infatti “creare una relazione in cui lui o lei diventa la prima persona a cui pensi quando devi affidare un progetto a un’altra persona, e viceversa”, spiega la redazione di Freelancer Magazine.

Nessuno ti vieta di farlo anche con due o tre altri freelance, dato che la vita di chi ha una partita iva è spesso piena di imprevisti e contrattempi. Allo stesso tempo, però, ricorda che essere selettivi è fondamentale: scegli solo persone che ammiri, che lavorano con serietà e professionalità. Come in ogni relazione professionale, il segreto di una partnership di successo è la comunicazione: metti le tue carte sul tavolo e pretendi lo stesso dal tuo futuro partner (in crime!).

2.Studia il mercato

Una volta che hai individuato un piccolo gruppo di professionisti fidati, pensa a come le vostre competenze potrebbero completarsi o semplicemente rafforzarvi a vicenda.

Se ricevi spesso incarichi dello stesso tipo, è probabile che la scelta migliore sia trasformare quello che in generale considereresti come un tuo competitor in un partner. Insieme riuscirete ad attrarre grandi volumi di lavoro senza andare in burnout.

Se invece alcuni clienti ti chiedono spesso servizi simili o complementari a quelli che offri, scegli come partner un professionista che lavora nel tuo stesso campo, ma che non fa necessariamente il tuo stesso lavoro. Qualche accoppiata vincente? 

  • Traduttori con specializzazioni o combinazioni linguistiche diverse;
  • Content writer e correttore di bozze;
  • Copywriter e web designer;
  • Social media manager e community manager.

E la lista potrebbe continuare all’infinito!

3. Vendi il pacchetto

Dopo aver selezionato la combinazione giusta, è arrivato il momento di promuoverla. Ma prima di lanciarti in annunci e rebranding, non dimenticarti di quella che è l’essenza di una collaborazione di questo tipo: essere sulla stessa linea d’onda con il proprio partner. E no, lavorare bene insieme non basta: bisogna stabilire da subito chi fa cosa, a quale prezzo e in che orari. Solo dopo aver messo in chiaro questi aspetti più tecnici della vostra collaborazione potrete vendere un “pacchetto” di servizi vantaggioso e trasparente, sia per voi che per i clienti finali. 

In conclusione, come ricorda Freelancer Magazine, le partnership sono “una grande opportunità di business per offrire ai clienti una gamma più ampia di servizi, arrivare a clienti che non pensavi di potere attirare prima e raddoppiare gli sforzi per portare a termine i progetti”. Il mondo è pieno di possibilità per i freelance pronti a mettere da parte la competizione e iniziare a collaborare!

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