Il concetto di “networking” è relativamente nuovo, ma a livello pratico esiste da tantissimo tempo.
Ad esempio, ogni città del passato aveva in sé una solida rete di networking. In qualsiasi occupazione o mestiere, facevano tutti affidamento sui membri della comunità per portare i prodotti sul mercato e aiutare i clienti.
Il networking era utile, a quei tempi, perché le persone in una determinata area geografica avevano un interesse collettivo a lavorare insieme.
Con il XIX secolo il trasporto a lunga distanza si è diffuso e così è diventato normale sviluppare contatti commerciali non solo in tutto il paese, ma in tutto il mondo. Le reti si sono allargate sempre di più.
È solo nel dopoguerra che si afferma a titolo formale il networking come lo intendiamo.
I viaggi diventano poco costosi, e così far circolare le idee e incontrare persone diventa lo standard.
Gli sconvolgimenti della pandemia
Il COVID-19 ha cambiato il mondo del networking nello stesso modo in cui ha cambiato ogni altra parte della nostra vita.
Sembrava tutto perduto, eppure ci si è resi conto che la vita non si ferma anche se non ci si può incontrare dal vivo.
E così si sono trovate in poco tempo soluzioni che ormai fanno parte della nostra quotidianità.
Gli strumenti per continuare a lavorare esistevano già, semplicemente sono stati implementati. Zoom è diventato il veicolo per le interazioni faccia a faccia. I social media sono diventati sempre più fondamentali per connettersi e creare nuove opportunità con altre persone professioniste.
Comunicare attraverso queste piattaforme per mantenere connessioni, anche solo condivendo un articolo, un podcast o un TedTalk interessante per fare follow up con i nostri contatti più preziosi, è diventato la norma.
I cambiamenti positivi nel lavoro da remoto
In particolare, sono molti i cambiamenti in positivo che possiamo osservare nel mondo del lavoro e del networking in particolare.
La digitalizzazione
Il nuovo scenario ha ovviamente anche aumentato la digitalizzazione di alcuni professionisti e professioniste meno avvezzi alla tecnologia. Molte persone che non si sarebbero mai sognate di poter organizzare una videochiamata, in pochi mesi sono riuscite a padroneggiare completamente strumenti sconosciuti
Anche chi non era a digiuno di tecnologia, ha generalmente ampliato ancora di più le sue skills per trovare il modo migliore per gestire le sue giornate.
L’importanza dell’ascolto
Un punto di cambiamento in positivo è stato che le persone hanno iniziato ad ascoltarsi realmente. Alcuni dicono che la tecnologia divide, in realtà spesso aiuta ad unire.
Con l’ascolto è così. Infatti, per motivi tecnici, è molto difficile parlarsi sopra in una conversazione online. Così è necessario aspettare il proprio turno e lasciare l’interlocutore libero di parlare. Una vera e propria svolta!
La distanza, quindi, ha (forse) in parte diminuito l’intimità della conversazione, ma ha accresciuto la capacità di ascolto reciproco delle persone.
Le relazioni sempre al centro
Tuttavia, alcune cose non sono cambiate: le persone cercano ancora connessioni. Le relazioni sono diventate fondamentali, forse più di prima.
In un mondo dove non ci si può incontrare, il valore di uno scambio umano, seppur filtrato dagli strumenti digitali, diventa inestimabile.
Le relazioni sono diventate personali, con le persone che investono di più l'una nell'altra.
Il ritorno all’hybrid e le prospettive future
Il peggio della pandemia oggi, a fine 2022, sembra passato. Le persone hanno molta voglia di tornare a vedersi dal vivo…anche se non del tutto. La grande utilità degli strumenti virtuali ha trovato rapidamente il suo posto nel mondo di oggi, anche dal punto di vista del networking.

Un sistema ibrido si è costruito quasi senza che ce ne si rendesse conto, in modo informale.
Ormai risulta normale in un processo conoscitivo fare una serie di call da remoto e poi eventualmente incontrarsi dal vivo.
Oppure organizzare meeting, o addirittura lezioni, dove parte della platea sarà in presenza e l’altra metà si connetterà da remoto.
Viene quasi da chiedersi: perché non ci avevamo mai pensato prima?
In molti apprezzano la qualità del tempo dal vivo, ma non rinuncerebbero mai ai loro giorni di lavoro da remoto o anche solo alla flessibilità di poter decidere.
Il networking ibrido
Questo sistema ibrido ha trovato rapidamente adozione anche nel mondo del networking.
La praticità è il vantaggio maggiore: scegliere come partecipare, ad esempio, agli eventi ha aumentato le persone che vogliono esserci e il loro coinvolgimento.
Fare networking, al giorno d’oggi, significa certamente guardare al futuro, sfruttando gli strumenti digitali e mantenendo la qualità delle relazioni.
Zwap
La piattaforma che rappresenta al meglio questa nuova tendenza è Zwap.
Su Zwap è possibile creare dei meeting virtuali per creare connessioni e nuove opportunità con tantissimi e tantissime professioniste in tutta Italia.
Si sfrutta la possibilità di incontrare e connettersi con persone da tutta Italia, opzione resa possibile dagli strumenti digitali. Oltre a questo, è valorizzata la relazione e l’unicità degli utenti, con la possibilità di personalizzare al meglio il proprio profilo e le proprie aree di interesse.
Se desideri metterti in gioco in questo nuovo scenario di hybrid work, pensiamo che questa sia la piattaforma che fa per te.
L’essere umano non smetterà mai di lavorare insieme e creare opportunità: continuerà a cercare di migliorare i modi con cui farlo, anche utilizzando gli strumenti che il mondo del digitale offre.