La pandemia ha trasformato il lavoro da remoto in normalità per milioni di persone. Ma nonostante lavorare da casa o da qualsiasi altro luogo sia un grande passo avanti, alcuni punti critici del modo in cui lavoriamo non sono poi cambiati molto.
Le riunioni si sono semplicemente trasformate in videochiamate. Le conversazioni si sono trasformate in eterne discussioni su Slack o via mail. Gli orari sono diventati più flessibili, ma la maggior parte delle persone continua a iniziare e finire di lavorare alla stessa ora di prima.
Per risolvere questi problemi, alcune aziende hanno deciso di fare un passo in più: un passo in direzione del lavoro asincrono.
Che cos’è il lavoro asincrono?
Se lavorare da remoto vuol dire lavorare da qualsiasi posto, lavorare in modo asincrono vuol dire lavorare in qualsiasi orario. Si tratta infatti di un nuovo modo di lavorare per il quale non è necessario che tutti i membri dello stesso team o dell’azienda siano connessi contemporaneamente.
“È un mondo in cui si può lavorare ovunque, in qualsiasi orario (ma non costantemente). Dove la produttività viene misurata non in base alle ore di lavoro, ma in base ai risultati. Dove le aziende danno valore alle riflessioni profonde e all'equilibrio tra vita e lavoro”, si legge sul sito di Twist, uno degli strumenti di comunicazione più usati per il lavoro asincrono.
Mentre il lavoro sincrono – il modo di lavorare più diffuso oggi – dipende dalla comunicazione tra colleghi e colleghe per fare progressi, “inceppandosi” quando uno o più degli altri membri del team è occupato, irraggiungibile o in ferie, il lavoro asincrono permette ai dipendenti di lavorare in maniera autonoma, restituendo grande fiducia e autonomia alle persone.
Per farlo, il lavoro asincrono si basa su un ripensamento dei flussi di lavoro predilige:
- La suddivisione di grandi progetti in compiti molto specifici da completare;
- La comunicazione attraverso la redazione di accurate linee guida e l’invio di messaggi o video pre registrati;
- La libertà d’azione e la responsabilità: se nessun collega può aiutarti, la soluzione migliore è assumerti la responsabilità del progetto e provare a risolvere il problema da solo, o passare autonomamente a un nuovo compito da sbrigare.
I 4 più grandi vantaggi del lavoro asincrono
Nonostante possa sembrare che un cambiamento organizzativo così grande possa non valere la pena, il lavoro asincrono porta con sé alcuni vantaggi impagabili per il benessere personale e professionale di chi sceglie di adottarlo.
1. Più concentrazione
In ufficio o da casa, le interruzioni da parte di colleghi e colleghe sono all’ordine del giorno. Con il lavoro asincrono invece è molto più facile lasciare da parte le distrazioni e dedicarsi al lavoro profondo, ovvero quello stato di concentrazione assoluta durante il quale il cervello assimila nozioni molto velocemente e riflette intensamente.
(Se vuoi saperne di più sul lavoro profondo, recupera questo articolo: Cos’è il deep work e come può aiutarti a ritrovare la concentrazione).
2. Più flessibilità
Lavorare da remoto perde il suo fascino se riunioni e chiamate limitano la libertà di spostarsi e viaggiare durante il giorno.
Inoltre, il lavoro sincrono impedisce alle persone di essere assunte o di collaborare efficacemente con aziende che lavorano con fusi orari differenti, se non opposti.
3. Più produttività
Fin dalla rivoluzione industriale, il lavoro sincrono è il sogno di chi ama svegliarsi presto la mattina e l’incubo di chi raggiunge il picco della produttività verso sera.
Il lavoro asincrono permette alle persone di scegliere quando lavorare in base ai momenti della giornata in cui si sentono più produttive.
4. Più tempo libero di qualità
Uno dei “superpoteri” più grandi che dà il lavoro asincrono è quello di poter goderti il tempo libero lontano dalle ore di punta (e spendendo molto meno): spostarti quando le strade sono vuote, andare in spiaggia quando gli altri lavorano, andare in palestra o a fare la spesa quando non c’è nessuno, viaggiare in settimana per evitare la ressa del weekend.
Il futuro è asincrono
“Penso che dovremmo lottare per fare diventare il lavoro asincrono la normalità, perché potrebbe migliorare la qualità di vita di milioni, forse miliardi di persone, proprio come è successo per il lavoro da remoto”, scrive l’imprenditore Pieter Levels sul suo sito.
Per lui e per molte altre persone, “il futuro è asincrono”.