Aprire partita iva mentre si è dipendenti? 5 consigli per farlo anche se lavori full-time

Come muovere i primi passi come freelancer mentre si lavora full-time? Ecco 5 consigli da seguire per evitare di correre rischi e avere il giusto mindset.
Aprire partita IVA mentre si è dipendenti

Molte persone pensano che passare dal lavoro dipendente a quello autonomo sia un po’ come giocare una partita a poker: se ti senti sicuro/a delle tue carte, tanto vale andare all-in.

Per alcune funziona davvero così, ma di certo non è l’approccio migliore: con un po’ più di pazienza e lungimiranza, il passaggio da dipendente a freelancer si può pianificare nel tempo, senza mosse azzardate o colpi di testa.

L’ideale, infatti, sarebbe aprire partita iva mentre si è dipendenti, in modo da iniziare a capire come funziona questo nuovo stile di vita, se fa per te (che non è scontato), e poi, dopo qualche tempo e con qualche cliente in mano, dare le dimissioni e iniziare un nuovo capitolo.

Ma come muovere i primi passi nel mercato freelance quando si lavora full-time? Quali sono i rischi da evitare e le buone abitudini da adottare fin da subito? Ecco cinque consigli da seguire per non perdere la bussola e giocare al meglio le tue carte.

5 consigli per iniziare a lavorare come freelancer anche se sei dipendente full-time

1. Dai un’occhiata al tuo contratto

Prima ancora di trovare il tuo primo cliente, assicurati che il tuo contratto di lavoro dipendente non contenga clausole di esclusiva che possano impedirti di lavorare contemporaneamente come autonomo/a.

Un altro dettaglio da tenere in considerazione sono anche le clausole anti-concorrenza, che non ti impediscono di diventare freelancer, ma di collaborare con aziende competitor di quella per cui lavori come dipendente. 

Se il tuo contratto non contiene nessuna di queste clausole, hai via libera!

PRO TIP: Se te la senti, annuncia la tua decisione al tuo o alla tua manager: è meglio che lo scoprano da te di persona che dal tuo nuovo profilo LinkedIn o da voci di corridoio. 

2. Contatta un/a commercialista

Forse hai già il tuo studio di fiducia, forse no: in entrambi i casi, cerca un/a commercialista che possa aiutarti a capire come funziona il lavoro autonomo.

Tieni a mente che in moltissimi casi, in base al servizio che offri e al tuo cliente finale, potrai lavorare in maniera occasionale senza aprire partita iva: l’importante è rimanere sotto i 5mila euro l’anno ed emettere ritenute d’acconto, ovvero una ricevuta all’interno della quale una quota pari al 20% dell’importo del compenso verrà trattenuta dal tuo cliente.

Se prevedi già di superare i 5mila euro l’anno (complimenti!), puoi già pensare di aprire una partita iva in regime forfettario o dei minimi (fino agli 85mila euro l’anno) o in regime ordinario (per chi fattura più di 85mila euro l’anno).

3. Diventa cintura nera in gestione del tempo

Fino al 2019, Tom Bourlet lavorava 40 ore a settimana come marketing manager, e altre 12 come writer freelance. “A inizio settimana ero molto motivato e il lunedì finivo a lavorare fino a notte fonda, ma mercoledì avevo già voglia di mollare tutto”, racconta. “È stato fondamentale trovare un equilibrio”.

Sei una persona mattiniera o preferisci lavorare di sera? Quante mattine o sere a settimana vuoi dedicare al freelancing? Sei disponibile a lavorare nel weekend, sacrificando un po’ di vita sociale?

aprire partita iva

Prima di iniziare la tua nuova vita da semi-freelancer, stabilisci quanto tempo puoi realisticamente dedicare al lavoro autonomo e in che ore della giornata o della settimana. 

“Assicurati di essere mentalmente preparato/a a lavorare la sera o nei fine settimana. Sembra stupido, ma è una cosa a cui non avevo pensato quando ho iniziato a fare la freelancer mentre lavoravo full-time”, spiega la content writer Kat Boogart.

PRO TIP: Abbiamo raccolto i 10 migliori consigli da seguire per diventare cintura nera in gestione del tempo in questa guida. Più di 100 persone l’hanno già scaricata, tu che aspetti?

4. Non mescolare mai i due lavori

La tua vita da dipendente e quella da freelancer non si devono mai sovrapporre

Non importa quanto tu sia entusiasta dei nuovi nuovi clienti, del tuo nuovo portfolio o del tuo nuovo sito o quanto sia forte in te la tentazione di rispondere a una mail velocissima mentre sei in ufficio: devono rimanere due mondi completamente separati

Questa semplice regola ti aiuterà a mettere i giusti paletti tra i due lavori, migliorando la tua salute mentale ed evitando improvvisi cali di produttività, sia come dipendente che come freelancer.

5. Trova la tua community di riferimento

Ogni freelancer è una piccola azienda a sé: oltre a fornire servizi, si occupa anche di promuoverli, cercare nuovi clienti, mantenere i rapporti con quelli vecchi, compilare e inviare fatture (e controllare che siano state pagate!). 

Il modo migliore per fare tutto questo è un passo alla volta, con persone pronte a sostenerti al tuo fianco: ecco perché dovresti cercare da subito una community di freelancer pronta a darti consigli pratici e ispirazione. 

Ma non preoccuparti, a questo problema ci abbiamo pensato noi: entra in Zwap per conoscere più di 10,000 persone come te e trovare i tuoi primi clienti. Siamo dalla tua parte!

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